INFORMAZIONI
STORICHE
Questa
corazzata e la gemella DUILIO, erano soltanto una versione migliorata delle
tre precedenti unità della classe CAVOUR. Su queste unità
vi era una di una migliore distribuzione e di una maggiore potenza dellartiglieria
secondaria, ma ciò nonostante a differenza delle stesse unità appartenenti
alle altre diverse marine militari del mondo, avevano ancora una cintura corazzata
di spessore insufficiente, in pratica avevano lo stesso difetto delle unità
della classe precedente. Le due navi, progettate durante la guerra italo turca,
ed impostate e costruite dopo qualche tempo con una certa lentezza, alla loro
entrata in servizio già non erano più delle navi allavanguardia.
Comunque risultavano solide, ben costruite, stabili e di linea armoniosa.
Durante la loro non breve carriera, furono sottoposte solo a normali cicli
di manutenzione, non ebbero infatti che piccolissime modifiche, interessanti più
che altro alcune apparecchiature o armi antiaeree. Sul finire della guerra, nel
1918, la Duilio venne dotata di un grosso verricello e delle attrezzature necessarie
per la manovra di un pallone frenato, che doveva servire in via sperimentale per
losservazione del tiro e per aumentare le possibilità di scoprire
il nemico a maggiore distanza. Fu comunque di un esperimento di breve durata.
Nel 1925, fu imbarcato un idrovolante da ricognizione M.18, che sistemato
sul cielo della torre centrale, in apposita sella brandeggiabile per poter orientare
il velivolo secondo la direzione del vento, veniva issato a bordo o messo a mare
a mezzo dellalbero di carico.
Nel 1926, infine, su ambedue le navi
fu installata, a prora sul lato sinistro del castello, una catapulta per il lancio
dellidrovolante.
Dal 08.04.1937 al 20.10.1940 fu sottoposta a lavori
di ammodernamento che comportarono un aumento nelle dimensioni, una trasformazione
dell'apparato propulsivo e dell'armamento come di seguito :Dislocamento a Pieno
carico 28.882,4 tonn - lunghezza fuori tutto 186,90 m - larghezza massima 28,0
m - immersione media 10,362 m.
ARMAMENTO : 10 cannoni da 320/43,8 mm.
- 12 cannoni da 135/45 mm. - 10 cannoni da 90/50 mm. a.a. 15 mitragliere
da 37/54 mm. a.a. 16 mitragliere da 20/65 a.a.
APPARATO MOTORE :
8 caldaie a tubi dacqua tipo Yarrow subverticali con surriscaldatori
- 2 gruppi di turbine Belluzzo, con riduttori - 2 eliche tripale.
Con una potenza massima alle prove di 87.000 Hp e velocita di 27,0 kn.
La
Doria, rimasta ai lavori fino al 1949, fu sede del Comando in Capo delle Forze
Navali dal 10 novembre 1949 fino al 9 dicembre 1950 e dal 9 marzo 1951 al maggio
del 1953.
Durante le attività di serviziopartecipò a numerose
esercitazioni con le altre unità nazionali e alleate, ed alle crociere
annuali. Successivamente al 1953 rimase a Taranto per laddestramento dei
cannonieri e di altri specialisti.
Il 16 settembre 1956 fu posta in disarmo
e dal 1° novembre 1956 fu radiata con decreto de 3 settembre 1956. Successivamente
rimorchiata a La Spezia per la demolizione.
I
dati e le informazioni sono stati ricavati dal sito del Ministero della difesa
alla sezione Marina Militare Italiana e
dal sito www.modellismo-navale.it
HISTORICAL
INFO
This
battleship and sister DUILIO , were just an improved version of the previous
three units of the class CAVOUR. On these units, there was a better distribution
and greater power of artillery secondary, but nonetheless a difference of the
same units belonging to various other navies of the world, still had a belt armor
thick enough, in practice it had same lack of unity of the previous class. The
two vessels, designed during the war between Italy and Turkey, and set and built
after some time with some slowness, their entering the service were already more
advanced vessels.
However, were solid, well built, stable and harmonious line.
While they are not short career, they were subject only to normal maintenance
cycles, were not in fact that very small changes, more interesting than some of
the equipment or antiaircraft weapons. At the end of the war in 1918, Duilio was
equipped with a large winch and equipment necessary for the operation of a balloon,
which was to serve as an experiment to observe the shooting and to increase the
chances of discovering the enemy greater distance. However, it was an experiment
of short duration.
In 1925, he was aboard a seaplane reconnaissance M.18,
who settled on the sky of the central tower, in a special swivel seat to steer
the plane in the direction of the wind, was hoisted on board or put to sea by
tree load.
In 1926, finally, on both ships was installed at the bow on the
left side of the castle, a catapult to launch dell'idrovolante.
From 08.04.1937
to 20.10.1940 underwent a complete renovation that included an increase in size,
a transformation of the propulsion and armament, as follows: 28,882.4 tons full
load displacement - overall length of 186.90 m - maximum width of 28.0 m - average
draft 10.362 m.
Armament: 10 guns 320/43, 8 mm. - 135/45 12 mm cannons. -
10 90/50 mm guns. a.a. - 15 37/54 mm guns. a.a. - 16 guns a.a. 20/65
Engines:
8 type water tube boilers with superheaters subvertical Yarrow - Belluzzo two
groups of turbines with gearboxes - 2 three-bladed propellers. With a maximum
power tests of 87,000 HP and speed of 27.0 knots.
The Doria, the work remained
until 1949, was the site of the Command in Chief of the Naval Forces from 10 November
1949 until 9 December 1950 and March 9, 1951 to May 1953.
During the activities
of a number of exercises serviziopartecipò with other national and allied
units, and the annual cruise. After 1953 remained in Taranto for the training
of gunners and other specialists.
On September 16, 1956 and was laid up from
November 1 1956 radiated by a decree of 3 September 1956. Later towed to La Spezia
for scrapping.
Data
and information were obtained from the website of the Ministry of Defense in section
Italian Navy, and from thr site www.modellismo-navale.it