Corazzata
Battleship
 ANDREA DORIA   
( Altius tendam - Miro sempre più in alto )
BandieraFlagItaliana - Italian
ArmatoreOwnerMarina Militare Italiana - Italian Royal Navy
VaroLaunched30.03.1913
Entrata in servizioIn service 26.10.1940
Cantiere navaleShipyardCantieri Riuniti dell'Adriatico - ITALY
Costruzione n.Yard number
Tipo di scafo
Hull type scafo singolo - single hull
Materiale dello scafoHull materialacciaio HR - steel HR
Nominativo InternazionaleCall Sign I A B P -
Numero d'identificazioneIdentification number
Porto di baseHome Port La Spezia

Dislocamento max

Displacement max 28.882 tonn
Lunghezza maxL.o.a. 186,9 m
Larghezza max
Breadth max28,0 m
Altezza di costruzioneDepth
Pescaggio max
Draught max9,1 m
Motore principaleMain Engine8 - caldaie/boilers
2 - turbine/turbins
Potenza MotoriEngine Power85.000 Hp
Eliche di propulsionePropellers2 -
Velocità massimaMax speed 27,0 kn
ArmamentoArms10 - cannoni/guns 320/44 - 12- cannoni/guns 135/45
10 cannoni/guns 90/50
19
mitragliere/gun machines 37/54
12 mitragliere/gun machines 20/65
Strumentazioni elettronicheElectronic equipments
VelivoliAirplanes1
AutonomiaRange
EquipaggioCrew 1495 - 35 ufficiali/officers
1460
sottufficiali e marinai/pretty officers and sailors
Navi gemelleSister shipCAIO DUILIO
RadiataLaid up
16.09.1956
Inserita
Posted
31.12.2010
AggiornataLast updated
31.12.2010

                                                              INFORMAZIONI STORICHE 
Questa corazzata e la gemella DUILIO, erano soltanto una versione migliorata delle tre precedenti unità della classe CAVOUR. Su queste unità vi era una di una migliore distribuzione e di una maggiore potenza dell’artiglieria secondaria, ma ciò nonostante a differenza delle stesse unità appartenenti alle altre diverse marine militari del mondo, avevano ancora una cintura corazzata di spessore insufficiente, in pratica avevano lo stesso difetto delle unità della classe precedente. Le due navi, progettate durante la guerra italo turca, ed impostate e costruite dopo qualche tempo con una certa lentezza, alla loro entrata in servizio già non erano più delle navi all’avanguardia.
Comunque risultavano solide, ben costruite, stabili e di linea armoniosa.
Durante la loro non breve carriera, furono sottoposte solo a normali cicli di manutenzione, non ebbero infatti che piccolissime modifiche, interessanti più che altro alcune apparecchiature o armi antiaeree. Sul finire della guerra, nel 1918, la Duilio venne dotata di un grosso verricello e delle attrezzature necessarie per la manovra di un pallone frenato, che doveva servire in via sperimentale per l’osservazione del tiro e per aumentare le possibilità di scoprire il nemico a maggiore distanza. Fu comunque di un esperimento di breve durata.
Nel 1925, fu imbarcato un idrovolante da ricognizione M.18, che sistemato sul cielo della torre centrale, in apposita sella brandeggiabile per poter orientare il velivolo secondo la direzione del vento, veniva issato a bordo o messo a mare a mezzo dell’albero di carico.
Nel 1926, infine, su ambedue le navi fu installata, a prora sul lato sinistro del castello, una catapulta per il lancio dell’idrovolante.
Dal 08.04.1937 al 20.10.1940 fu sottoposta a lavori di ammodernamento che comportarono un aumento nelle dimensioni, una trasformazione dell'apparato propulsivo e dell'armamento come di seguito :Dislocamento a Pieno carico 28.882,4 tonn - lunghezza fuori tutto 186,90 m - larghezza massima 28,0 m - immersione media 10,362 m.
ARMAMENTO : 10 cannoni da 320/43,8 mm. - 12 cannoni da 135/45 mm. - 10 cannoni da 90/50 mm. a.a. – 15 mitragliere da 37/54 mm. a.a. – 16 mitragliere da 20/65 a.a.
APPARATO MOTORE : 8 caldaie a tubi d’acqua tipo Yarrow subverticali con surriscaldatori - 2 gruppi di turbine Belluzzo, con riduttori - 2 eliche tripale. Con una potenza massima alle prove di 87.000 Hp e velocita di 27,0 kn.
La Doria, rimasta ai lavori fino al 1949, fu sede del Comando in Capo delle Forze Navali dal 10 novembre 1949 fino al 9 dicembre 1950 e dal 9 marzo 1951 al maggio del 1953.
Durante le attività di serviziopartecipò a numerose esercitazioni con le altre unità nazionali e alleate, ed alle crociere annuali. Successivamente al 1953 rimase a Taranto per l’addestramento dei cannonieri e di altri specialisti.
Il 16 settembre 1956 fu posta in disarmo e dal 1° novembre 1956 fu radiata con decreto de 3 settembre 1956. Successivamente rimorchiata a La Spezia per la demolizione.

I dati e le informazioni sono stati ricavati dal sito del Ministero della difesa alla sezione Marina Militare Italiana e dal sito www.modellismo-navale.it
                                                                                  HISTORICAL INFO
This battleship and sister DUILIO , were just an improved version of the previous three units of the class CAVOUR. On these units, there was a better distribution and greater power of artillery secondary, but nonetheless a difference of the same units belonging to various other navies of the world, still had a belt armor thick enough, in practice it had same lack of unity of the previous class. The two vessels, designed during the war between Italy and Turkey, and set and built after some time with some slowness, their entering the service were already more advanced vessels.
However, were solid, well built, stable and harmonious line.
While they are not short career, they were subject only to normal maintenance cycles, were not in fact that very small changes, more interesting than some of the equipment or antiaircraft weapons. At the end of the war in 1918, Duilio was equipped with a large winch and equipment necessary for the operation of a balloon, which was to serve as an experiment to observe the shooting and to increase the chances of discovering the enemy greater distance. However, it was an experiment of short duration.
In 1925, he was aboard a seaplane reconnaissance M.18, who settled on the sky of the central tower, in a special swivel seat to steer the plane in the direction of the wind, was hoisted on board or put to sea by tree load.
In 1926, finally, on both ships was installed at the bow on the left side of the castle, a catapult to launch dell'idrovolante.
From 08.04.1937 to 20.10.1940 underwent a complete renovation that included an increase in size, a transformation of the propulsion and armament, as follows: 28,882.4 tons full load displacement - overall length of 186.90 m - maximum width of 28.0 m - average draft 10.362 m.
Armament: 10 guns 320/43, 8 mm. - 135/45 12 mm cannons. - 10 90/50 mm guns. a.a. - 15 37/54 mm guns. a.a. - 16 guns a.a. 20/65
Engines: 8 type water tube boilers with superheaters subvertical Yarrow - Belluzzo two groups of turbines with gearboxes - 2 three-bladed propellers. With a maximum power tests of 87,000 HP and speed of 27.0 knots.
The Doria, the work remained until 1949, was the site of the Command in Chief of the Naval Forces from 10 November 1949 until 9 December 1950 and March 9, 1951 to May 1953.
During the activities of a number of exercises serviziopartecipò with other national and allied units, and the annual cruise. After 1953 remained in Taranto for the training of gunners and other specialists.
On September 16, 1956 and was laid up from November 1 1956 radiated by a decree of 3 September 1956. Later towed to La Spezia for scrapping.


Data and information were obtained from the website of the Ministry of Defense in section Italian Navy, and from thr site www.modellismo-navale.it

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