Sommergibile 
Submarine
BARBARIGO
Par animo gloria (Pari all’animo la gloria)
Bandiera Flag Italiana - Italian
Armatore Owner Regia Marina Militare Italiana - Royal Italian Navy
Impostazione chiglia Kell laid 06.02.1937
Varo Launched 12.06.1938
Entrata in servizio In service 19.09.1938
Cantiere navale Shipyard Cantieri Riuniti dell'Adriatico - Monfalcone - Italy
Costruzione n. Yard number 1195
Tipo di scafo
Hull type scafo singolo - single hull
Nominativo Internazionale Call Sign
I.M.O.       International Maritime Organization
M.M.S.I.   Maritime Mobile Service Identity
Numero d'identificazione ID Number
Porto di base Home Port Napoli
Stazza Lorda Gross Tonnage

Dislocamento

Displacement 1.060 Tonn
Dislocamento in immersione D. submerged 1.313 Tonn
Lunghezza max L.o.a. 73,0 m
Larghezza max
Breadth max 7,20 m
Altezza di costruzione Depth 4,70 m
Pescaggio Draught
Motore principale termico Main Engine

2 -

Motore elettrico Electric engine 2 -
Potenza Motori Engine power 3.000 HP
1.100 HP
Eliche di propulsione Propellers 2 -
Velocità massima Max speed superficie/surface 17,0 kn
immersioni / submerged 8,0 kn
Armamento Armament 2 - cannoni/guns 100/47 Mod. 1938
4 - mitragliere/gun machines AA Breda Mod. 31 da 13,2mm (2       binate)

8 - tubi lanciasiluri/torpedo lauchers tubes -533mm
16 siluri/torpedos
Strumentazioni
elettroniche
Electronic
equipments
Autonomia Range in superficie/surface 7.500 nm a/at 9,4 kn
in immersione/submerged 120 a/at 3 kn
Profondità Depth
Equipaggio Crew 57 - 7 Ufficiali/Officers
      50
Sottufficiali e comuni /Petty officers and sailors
Unità gemelle Sister ship
Scomparso in mare Missing at sea
06.1943
Inserita
Posted
28.12.2014
Aggiornata Last updated
28.12.2014

                                                               Informazioni storiche
Classe MARCELLO
( MARCELLO -DANDOLO - BARBARIGO - NANI - MAGGIORE BARACCA - EMO )
La storia del sommergibile Barbarigo contorta e avventurosa. Qui conviene forse soffermarsi meglio su una vista più panoramica della vita di questa unità. La propaganda fascista, nota per i suoi toni trionfalisti, descrisse questa unità con toni entusiastici evidenziandola all'attenzione dell'opinione pubblica come uno dei fiori all'occhiello della Marina militare italiana. Portando ovviamente il dovuto massimo rispetto e riconoscendo agli equipaggi italiani tutti i meriti che conquistarono sopra e sotto i mari immolando in migliaia di casi la loro stessa vita, sappiamo però che i fatti erano ben diversi da come venivano riportati dalla stampa fascista e dai bollettini di guerra radiotrasmessi dall'EIAR. Gli affondamenti in più di un'occasione furono "presunti" e il reale valore delle unità nemiche spesso volutamente amplificato. Gli attriti tra la Kriegsmarine tedesca e la nostra Marina nella base Betasom di Bordeaux portarono a modifiche alle nostre unità e ai nostri equipaggiamenti per evidenti inadeguatezze e dietro motivate insistenze germaniche.
Il regime descrisse a mezzo stampa e anche radiofonicamente (con notiziari e anche inni e canzoni) la vita dei sommergibilisti al pari dei piloti d'aereo. Uomini sprezzanti del pericolo che ai comandi di italici mezzi altamente tecnologici infliggevano pesanti perdite al nemico. In realtà la vita dei sommergibilisti era di estremo sacrificio in condizioni disumane e con basse probabilità di sopravvivenza. Solo per i sacrifici che compirono meritano tutta la nostra stima, ammirazione e comprensione.
Tornando al Barbarigo, Supermarina ne decise ad un certo momento sostanziali modifiche che ne cambiarono radicalmente la destinazione d'uso facendone di fatto un'unità da trasporto per missioni verso l'Estremo Oriente. I destini del conflitto prendevano una brutta piega e, in quella fase, servivano vettori capaci di trasportare persone e merci più o meno dichiarabili con una certa sicurezza e riservatezza da e per il Giappone, alleato asiatico. Il Barbarigo, il Torelli e altre simili unità furono destinate allo scopo.
Detti lavori ebbero luogo da marzo a fine maggio del 1943 e videro la rimozione di cannoni, tubi lanciasiluri, parte degli impianti elettrici, uno dei periscopi e altre apparecchiature. Il 16 giugno 1943 il Barbarigo partì da Bordeaux con destinazione Singapore al comando del capitano di corvetta Umberto de Julio dopo aver imbarcato 130 tonnellate di materiali, un'ingente somma di valuta italiana e, oltre all'equipaggio, tre uomini destinati alla nuova base appunto di Singapore, ponte col Giappone; il 24 giugno Betasom attendeva come da accordi la sua radiocomunicazione con la posizione ma ciò non avvenne e del Barbarigo non si ebbero mai altre notizie.
Nel corso di verifiche postbelliche con la Marina Britannica si ebbero due segnalazioni:
-nel pomeriggio del 17 giugno 1943 un aereo inglese attaccò due volte un sommergibile non identificato che navigava in superficie, con rotta 250°, in posizione 43°42' N e 9°37' W, senza poterne verificare il destino
-il mattino del 19 giugno 1943 un aereo USA attaccò ripetutamente un sommergibile in emersione, in posizione 35°30' N e 18°10' W, danneggiandolo e avvistandone l'immersione di poppa con grave sbandamento.
Il Barbarigo tuttavia aveva ordine di navigare solo in immersione nelle zona sopraddette, inoltre il 17 e il 19 giugno avrebbe dovuto, secondo le stime, trovarsi a mezza via fra Bordeaux e le posizioni indicate; però non si può escludere che si trovasse effettivamente in zona per aver navigato più speditamente in superficie per cause tecniche.
Ciò non di meno, col Barbarigo scomparvero negli abissi il comandante De Julio, 6 ufficiali e 52 fra sottufficiali e marinai nonché i tre aggregati. Di loro non si seppe mai nulla e certamente riposano negli abissi.


I dati e le informazioni indicati nella pagina sono stati riportati dal sito ufficiale della Marina Militare Italiana e dal Museo della Cantieristica


                                                                                     HISTORICAL INFO
MARCELLO class. ( MARCELLO -DANDOLO - BARBARIGO - NANI - MAGGIORE BARACCA - EMO )
The data are shown in the official site of the Italian Navy and Museo della Cantieristica.
The history of the submarine Barbarigo convoluted and adventurous. Here perhaps we should dwell more on a more panoramic view of the life of this unit. Fascist propaganda, known for its triumphalist tone, described this unit enthusiastically highlighting it to public attention as one of the flagship of the Italian Navy. Bringing obviously had utmost respect and recognizing the crews Italian all the credit that they conquered over and under the seas immolating in thousands of cases their lives, but we know that the facts were quite different from how they were reported by the press and by the fascist bulletins war broadcasted by EIAR. The sinking more than once were "alleged" and the real value of the enemy units often deliberately amplified. The friction between the German Kriegsmarine and our Navy base in Betasom Bordeaux led to changes to our unity and our equipment for obvious inadequacies and behind motivated insistence Germanic.
The system described in the press and also radiofonicamente (with news and even hymns and songs) the life of submariners like the airplane pilots. Men dismissive of the danger to the commands of the Italic highly technological means inflicted heavy losses on the enemy. The life of submariners was ultimate sacrifice in inhumane conditions and with low chances of survival. Only time came for the sacrifices they deserve all our respect, admiration and understanding.
Returning to the Barbarigo, Supermarina I decided at some time substantial changes which radically changed the intended use making it in fact a unit of transport for missions to the Far East. The fates of the conflict took a turn for the worse and, at that stage, serving carriers capable of transporting people and goods more or less declarable with some confidence and confidentiality to and from Japan, Asian ally. The Barbarigo, the Torelli and other similar units were intended for the purpose.
This work took place from March to May 1943 and saw the removal of guns, torpedo tubes, part of the electrical systems, one of the periscopes and other equipment. On 16 June 1943, the Barbarigo sailed from Bordeaux to Singapore under the command of Lieutenant Commander Umberto de Julio embarked after 130 tons of materials, a large sum of currency and Italian, in addition to the crew, three men destined to the new base note Singapore, bridge with Japan; June 24 Betasom waited as agreed his radio communication with the location but this did not happen and the Barbarigo not never had more news.
During post-conflict checks with the British Navy there were two reports:
-in the afternoon of June 17, 1943 a British aircraft attacked twice an unidentified submarine that sailed on the surface, with course 250 °, in position 43 ° 42 'N and 9 ° 37' W, without being able to verify the fate
-the morning of 19 June 1943, a US aircraft repeatedly attacked a submarine surfaced, in position 35 ° 30 'N and 18 ° 10' W, damaging and avvistandone the dive deck with severe heel.
The Barbarigo however had orders to sail just dive in the above-mentioned area, also on 17 and 19 June would have estimated, located midway between Bordeaux and the positions indicated; However, it is not inconceivable that he was actually in the area for having sailed more quickly to the surface to technical reasons.
Nevertheless, with the Barbarigo disappeared into the abyss Commander De Julio, 6 officers and 52 non-commissioned officers and sailors as well as between the three aggregates. Of them never heard anything and certainly lie in the depths.

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