INFORMAZIONI
STORICHE
Dal 1
aprile 1937 la nave subì una serie di lavori di ricostruzione
presso i Cantieri del tirreno di Genova.La nave venne modificata nella
pianta dello scafo, con inserimento di una sezione aggiuntiva di 10
metri di lunghezza, nella sovrastruttura che venne concentrata a mezza
nave e nell'apparato motore che venne potenziato oltre il 250%. Fu
inoltre potenziato l'armamento.Le modifiche allo scafo, all'apparato
motore e a buona parte delle sovrastrutture furono le stesse delle
Cavour. La ristrutturazione dell'armamento principale portò
alll'eliminazione della torre centrale da 305, e la ri-tubazione dei
rimanenti cannoni da 305mm/46 in 320mm/44, mentre l'armamento secondario
fu ispirato, in buona parte, a quello delle Littorio. Rispetto alle
Cavour mancano le sei torrette binate da 120mm intorno al ridotto
centrale, sostituite da 4 torri trinate concentrate ai fianchi delle
torri principali di prua. Intorno al ridotto sono invece sistemati
i 10 pezzi da 90/50mm antiaerei. Questa soluzione fu molto avveniristica,
in quanto la minaccia aerea alle corazzate non era tenuta in grande
considerazione negli ambienti militari dell'epoca, come sarà
invece pochi anni dopo. Purteoppo il pezzo da 90mm vedeva le sue prestazioni
inficiate da un affusto non adatto, il che rese l'intuizione iniziale
della minaccia un'occasione in buona parte mancata.Decisamente interessante
era la protezione subacquea, denominata "cilindri assorbitori
modello Pugliese" dal nome dell'ingegnere e generale del Genio
Navale che la progettò. Tale protezione, la cui efficacia rimane
controversa e non è stata né confermata, né smentita,
dalle vicende belliche, consisteva in due lunghi cilindri deformabili,
che posti lungo la murata, all'interno di una paratia piena, avevano
il compito di assorbire, disperdendola all'interno del cilindro, la
forza dell'onda d'urto provocata dall'esplosione di un siluro o di
una mina; le dimensioni considerevoli che raggiungeva (quasi 4 m di
diametro) nella parte centrale della fiancata garantivano buona tenuta,
che si riduceva drasticamente a prua e poppa, dove doveva essere obbligatoriamente
ristretto.
Nel 1953 l'unità venne
trasferita a La Spezia rimanendo inattiva fin quando il 15 settembre 1956 venne
messa in disarmo e radiata per essere successivamente demolita tra il 1957 e il
1961.
I
dati indicati nella pagina sono stati riportati dal sito ufficiale della Marina
Militare Italiana
HISTORICAL
INFO
From
1 April 1937 the ship underwent a series of reconstruction works at the Shipyards
of the Tyrrhenian Genova.La ship hull was modified in the plant, with insertion
of an additional section of 10 meters in length, it was concentrated in the superstructure
amidships in the apparatus and engine that was upgraded more than 250%. It was
also enhanced weaponry. Modifications to the hull, engine and most of the apparatus
were the same superstructure of Cavour. The renovation of the main armament of
the central tower alll'eliminazione led by 305, and re-piping of the remaining
guns in 305mm/46 320mm/44, while the secondary armament was inspired in large
part, to that of Littorio. Compared to the six missing Cavour 120mm turrets around
the central redoubt, replaced by 4 turrets, towers concentrated on the sides of
the main bow. Are arranged around the small pieces from the 10 anti-aircraft 90/50mm.
This solution was very futuristic, as the air threat to the battleships was not
highly regarded in military circles of the time, as will the other hand a few
years later. Purteoppo piece 90mm saw its performance affected by a gun-carriage
is not suitable, which made the initial perception of the threat into an opportunity
mancata.Decisamente most interesting was the underwater protection, called "absorbers
cylinder model Pugliese" from the name of 'engineer and general Naval Engineers
who designed it. That protection, whose effectiveness remains controversial and
it has been neither confirmed nor refuted, by the vicissitudes of war, consisted
of two long cylinders deformable, which places along the port, within a full bulkhead,
had the task of absorbing, dispersing inside the cylinder, the force of the shock
wave caused by the explosion of a torpedo or a mine; the considerable size which
reached (almost 4 m in diameter) in the central part of the side ensured good
seal, which was reduced dramatically in the bow and stern, where he was to be
compulsorily restricted.In 1953 the unit was transferred to La Spezia remained
inactive until September 15, 1956 was laying up and then radiated to be demolished
between 1957 and 1961.
The
data are shown in the official site of the Royal Italian Navy