La
notte più lunga della mia vita (di Enrico Veneruso) Chi intraprende la carriera dell'ufficiale di marina mercantile, è cosciente che dovrà affrontare diversi sacrifici, gli entusiasmi spesso sono sovrastati dal dolore o dalla tristezza, questa è la vita del navigante alla quale è necessario dire che non ci si abitua, ma ci si adatta. Questo lavoro il più delle volte è una scelta di vita, altre volte è una necessità. Sia nell'uno che nell'altro caso coloro che svolgono questo lavoro sono sempre "sulla stessa barca ". Ho deciso di raccontare brevemente uno degli episodi che ha contribuito a farmi cambiare lavoro benchè lo adorassi. Il 23.11.1980 ero imbarcato in qualità di 2° Uff.le di coperta sulla M/c SOLARO, alle 24.00 mi accinsi ad iniziare il mio turno di guardia, ( eravamo in navigazione da Buenos Aires a Dakar, e ci trovavamo a metà strada tra i due porti ) appena raggiunto il ponte di comando, mi venne incontro il comandante che mi mise al corrente che vi era stata una scossa di terremoto in campania ma del quale si avevano ancora poche informazioni. E' inutile dire che mi allarmai e cercai di avere quanto più notizie possibili, ma era ancora presto. Cercando qualche strazione radio che desse delle informazioni mi collegai con radio Londra che in quel momento stata trasmettendo informazioni sul terremoto, in quel preciso istante udii queste parole "Naples is destroyed " non credo sia facile immaginare il mio stato d'animo in quell'istante, io lontano migliaia di kilometri da casa mentre tutti i miei cari erano forse periti a causa del terremoto. I minuti che seguirono furono frenetici, il marconista cercò in tutti i modi di contattare le stazioni radio per avere notizie e di poter telefonare, ma era praticamente impossibile, allora mandai telegrammi a tutti coloro che conoscevo al fine di ottenere notizie, ai miei familiari, ad amici imbarcati sui traghetti locali, agli ospedali insomma dovunque potevo, e nel frattempo cercavo col marconista di avere maggiori informazioni che arrivavano sempre frammentarie e contrastanti. Le ore trascorrevano lente e la mia angoscia aumentava di ora in ora, a bordo vi erano altri napoletani che come me sl ponte di comando fremevano per avere notizie. In mattinata riuscimmo a contattare la nostra società di navigazione che non ci seppe dare notizie ma ci promise di informarci al più presto, ci rassicurò soltanto dicendoci che l'epicentro del sisma non era stato a Napoli ma in provincia di Avellino. Le ore continuavano a passare e notizie certe non arrivavano. Fortunatamente il marconista riuscì a captare una trasmissione di una nave della società Lauro di Napoli che proveniva dall'Italia e che a mo di stazione radio grazie al collegamento con la sede della Lauro trasmetteva costantemente informazioni aggiornate sulla situazione del sisma, non ringrazierò mai abbastanza quegli uomini di quella nave e la società Lauro per quanto fecero in quella occasione per informare i propri marittimi e tutti coloro che provenivano dalla campania e navigavano su altre navi del evolversi di quella drammatica situazione, grazie a loro molti di noi si rasserenarono anche se ancora non erano riusciti a parlare con i propri cari. Nel primo pomeriggio del giorno dopo mentre ero in saletta con gli altri ufficiali il marconiosta con aria felice mi raggiunse correndo con un telegramma in mano " a casa tutti bene stai tranquillo " mamma . L'emozione che provai in que lmomento fu indescrivibile, abbracciai il cameriere che era di Torre del Greco e come me era in ansia e mi rivolsi a Dio ringraziandolo e pregandolo di aiutare tutti coloro che in quel momento non potevano gioire come me perchè in quel maledetto sisma avevano perso un loro caro o avevano perso tutto. Spero che nessun altro debba vivere questa esperienza, che ha cambiato radicalmente la mia vita e nonostante l'amore e la passione per il mare ed il mio lavoro è stata una delle cause che mi ha convinto a cambiare lavoro . Enrico Veneruso ex ufficiale della Marina Mercantile ora docente dell'ITN di Napoli |
The
longest night of my life (by
Enrico Veneruso) Who is doing the career of the officer on merchant navy, is aware that will face various sacrifices, the enthusiasm often sovrastati from pain or sadness, this is the life of seafarers which is necessary to say that we are not accustomed, but we suitable. This work most often is a choice of life, sometimes a necessity. Both in one case in which those who carry out this work are always "on the same boat." I decided to recount briefly one of the episodes that helped me to change jobs though the adorassi. 23.11.1980 The board was acting as 2 ° Uff.le deck on the M / c SOLARO, to 24.00 me accinsi to begin my shift guard, (we were en route from Buenos Aires in Dakar, and we were halfway between the two ports) just reached the bridge, I was meeting the commander put me aware that there was a shock of the earthquake in campania but which still had little information. E 'needless to say that I allarmai and tried to get as much news as possible, but it was still too early. Looking for some tration radio that gave me the information collegai with radio London at that time was transmitting information on the earthquake, at that precise moment udii these words "Naples is destroyed" I do not think we can imagine my state of mind at that moment I thousands of kilometers away from home while all my dear experts were perhaps due to the earthquake. The minutes that followed were frenetic, marconista tried in all ways to contact the radio stations to get news and to call, but it was virtually impossible, then mandai telegrams to all those who knew the purpose of obtaining news, to my family, to friends embarked on ferries local hospitals in short wherever I could, and in the meantime with marconista trying to have more information that came always fragmentary and contradictory. The hours spent lens and my anguish increased by hour by hour, on board there were other Neapolitans who, like me sl bridge fremevano to get news. In the morning were able to contact our shipping companies that there knew how to make news but we promised to inform us as soon as possible, rassicurò only telling us that the epicenter of the earthquake was not in Naples but in the province of Avellino. The times continued to move news and some not arrived. Fortunately, the marconista managed to capture a broadcast of a ship of society Lauro Naples that came from Italy and that by way of radio station thanks to the connection with the headquarters of Lauro sent constantly updated information on the situation of the earthquake, not often enough those ringrazierò men of that ship and society Lauro as did on that occasion to inform their maritime and all those who came from campania navigavano and on other vessels in the evolution of the dramatic situation, thanks to them many of us rasserenarono although still not were able to talk to their loved ones. In early afternoon the next day while I was in room with other officials marconiosta air happy I reached running with a telegram in hand "at home all you're good quiet" mother. The emotion that I felt in que lmomento was indescribable, abbracciai the waiter who was in Torre del Greek and as I was worried and I rivolsi to thank him and ask God to help all those who at that time could not rejoice like me because in that cursed earthquake had lost their loved one or had lost everything. I hope that no one else should live this experience that has radically changed my life and despite the love and passion for the sea and my work was a cause that has convinced me to change jobs. Enrico Veneruso ex Deck Officer of Merchant Marine now teacher of ITN Naples |