INFORMAZIONI
STORICHE
Questa
unità navle fu un mezzo sperimentale,infatti fu la prima unità
antisommergibili della Regia Marina.Nel progetto iniziale era previsto
un complesso binato di tubi lanciasiluri da 450 mm che non fu mai
installato.
In realtà questa nave non ebbe una buona riuscita , infatti
non ne furono costruite altre simili anche se l'idea era quella di
costruirne 24. Ritenuta una nave di seconda linea, nel
1935 o nel 1937 ,( non vi è una data certa) furono sbarcati
i due cannoni da 100/47 mm, che furono sostituiti con 2 pezzi da 102/35
mm nonostante più antiquati.
Nel 1937 un complesso binato Breda Mod. 31 da 13,2 mm fu rimpiazzato
con 2 mitragliere singole da 8 mm.
Nel 1939 venne riclassificata torpediniera nonostante non fosse armata
di alcun mezzo silurante, e durante i lavori di modifica imbarcò
anche 2 mitragliere contraeree Breda da 37/54 mm ed un ecogoniometro
(fu la prima unità italiana ad imbarcare tale strumento)
Durante la seconda guerra mondiale ebbe base a Messina. Fu impiegato
in pattugliamenti e caccia antisommergibile nello Stretto di Messina
ed in missioni di scorta di breve durata lungo le coste orientali
della Sicilia.
Il 22 giugno 1940 partecipò ad una missione antisommergibile
con scarsi risultati.
Il 16 luglio del 1940 mentre era in navigazione al largo di Augusta,
fu attaccata con i siluri dal sommergibile britannico Phoenix, riuscì
ad evitare l'attacco e passando al contrattacco con bombe di profondità,
affondò il Phoenix con tutto il suo equipaggio di 55 uomini
in posizione 37°15 N e 15°15 E.
I 6 giugno 1940 scortò il transatlantico Rex nel suo ultimo
viaggio da Genova a Pola e poi il 15 agosto, a Trieste.
Il
27 settembre 1941 fu silurata dal sommergibile britannico Upright
e sinabissò 8 miglia a nordovest di Capo Rasocolmo, nei
pressi di Messina, complessivamente
lunità aveva svolto 57 missioni di guerra, principalmente
nelle acque siciliane e nel Mar Ionio.
I
dati e le informazioni sono stati ricavati dal sito del Ministero
della difesa alla sezione Marina Militare Italiana
HISTORICAL
INFO
This
unit Navle was an experimental medium, in fact, was the first anti-submarine
units of the Royal Marina.Nel initial project was assigned a set of
bined 450 mm torpedo tubes which was never installed.
In fact, this ship did not have a good outcome, in fact there were
built similar, even if the idea was to build 24. Considered one ship
"second-line" in 1935 or 1937, (there is a certain date)
were landed the two cannons 100/47 mm, which were replaced with 2
pieces of 102/35 mm despite more antiquated.
In 1937, a complex bined Breda Model 31 13.2 mm machine gun was replaced
with 2 single 8 mm.
In 1939, he was reclassified torpedo boat although it was not armed
with torpedo any means, and during the modification work also embarked
2 anti-aircraft gunner Breda 37/54 mm and a sonar (he was the first
Italian unit to take on this instrument)
During the Second World War was based in Messina. It was used in anti-submarine
patrols and hunting in the Strait of Messina and escort missions of
short duration along the eastern coast of Sicily.
On 22 June 1940 he participated in a mission antisubmarine with poor
results.
On 16 July 1940 while sailing off the coast of Augusta, was attacked
by torpedoes from the British submarine Phoenix, managed to avoid
the attack and counterattack through with depth, the Phoenix sank
with all its crew of 55 men in position 37 ° 15 'N and 15 °
15' E.
The June 6, 1940 he escorted the liner Rex on his last journey from
Genoa to Pola and then on August 15, in Trieste.
On 27 September 1941 it was torpedoed by the British submarine sank
Upright and 8 miles northwest of Cape Rasocolmo, near Messina, the
unit had played a total of 57 combat missions, mainly in the waters
of Sicily and in the Ionian Sea.
Data
and information were obtained from the website of the Ministry of
Defense in section Italian Navy