Sommergibile 
 Submarine
LAZZARO MOCENIGO
(Semper paratus - Sempre pronto)
Bandiera Flag Italiana - Italian
Armatore Owner Marina Militare Italiana - Royal Italian Navy
Varo Launched 26.07.1919
Entrata in servizio In service 1919
Cantiere navale Shipyard Cantieri Riuniti dell'Arsenale - La Spezia - ITALY
Costruzione n. Yard number  
Tipo di scafo
Hull type doppio scafo - double hull
Nominativo Internazionale Call Sign
I.M.O.      International Maritime Organization
M.M.S.I.   Maritime Mobile Service Identity
Numero d'identificazione ID Number M O
Porto di base Home Port La Spezia > Taranto
Stazza lorda Gross Tonnage

Dislocamento

DWT 842 Tonn
Dislocamento in immersione DWT submerged 1.244 Tonn
Lunghezza max L.o.a. 63,20 m
Larghezza max
Breadth max 6,20 m
Altezza di costruzione Depth  
Pescaggio Draught 4,60 m
Motore principale termico Main Engine 2 - Fiat diesel
Motore elettrico Electric engine 2 - Ansaldo
Potenza Motori Engine Power diesel 2.600 hp - elettrci/electrics 1.308 hp
Eliche di propulsione Propellers 2 -
Velocità massima Max speed superficie/surface 14,5 kn - immersione/submerged 11,0
Armamento Armament 4 tubi lanciasiluri a pr /torpedo launchers fore 450 mm
4 tubi laciasiluri a poppa /torpedo launchers aft 450 mm
2 - cannoni/guns 276/30
Strumentazioni
elettroniche
Electronic
equipments
Autonomia Range superficie/surface 945 nm a/at 14,5 kn
immersione/submerged 180 nm a/at 3,0 kn
Profondità operativa Depth 50 m
Equipaggio Crew 40 - 4 ufficiali/officers + 36 sottufficiali e marinai/pretty officers and sailors
Unità gemelle Sister ship
Radiato Radiation
10.04.1937
Inserita
Posted
03.03.2011
Aggiornata Last updated
03.03.2011

                                                               INFORMAZIONI STORICHE
Questo sommergibile apparteneva alla classe MICCA, composta da 6 unità - PIETRO MICCA - LUIGI GALVANI - TORRICELLI - ANGELO EMO - LORENZO MARCELLO - LAZZARO MOCENIGO.
Questi sommergibili costituirono un classe a sé stante, furono costruiti nel Regio Arsenale di La Spezia su disegni del Comitato per l'esame dei progetti navi, con la cooperazione del capitano g.n. Cavallini.
Furono primo esperimento che la Marina Italiana applicava nel campo dei sommergibili di gran tonnellaggio, dotati di sistemazioni logistiche che permettevano lunghe permanenze in mare.
La particolarità della costruzione consisteva in un doppio scafo, quello esterno aveva forma di torpediniera, quello interno era diviso in sezioni molto diverse fra di loro in quanto dipendenti dalla sistemazione degli accumulatori posti sotto un ponte longitudinale che interessava più della metà del sommergibile.
Le velocità in superficie e in immersione, per quel tempo, erano decisamente elevate. Queste unità erano dotate di una elevata riserva di spinta (oltre il 32%) che consentiva una maggiore autonomia in caso di impiego per lunghe crociere anche in superficie in quanto permetteva un sovraccarico notevole di combustibile sistemato in alcuni dei compartimenti allagati.
La forma della prora, si dimostrò adatta a raggiungere elevate velocità in immersione, ma non si prestava molto alla tenuta al mare nei settori prodieri, per questo motivo dal 1923, le navi furono radicalmente modificate nelle sovrastrutture prodiere e nella torretta alla quale fu applicato un paragambe fisso. Queste modifiche cambiarono decisamente il loro aspetto esterno.
Complessivamente questa classe di sommergibili non fu molto indovinata, erano complicati nelle sistemazioni interne, avevano scarsa manovrabilità e soggetti a frequenti avarie ai motori in particolar modo quelli dotati di motori Fiat.

I dati e le informazioni indicati nella pagina sono stati riportati dai siti: Marina Militare Italiana, Museo della cantieristica.


                                                                                       HISTORICAL INFO
This MICCA submarine belonged to the class, made up of 6 units - Pietro Micca - LUIGI GALVANI - TORRICELLI - ANGELO EMO - LORENZO MARCELLO - LAZZARO MOCENIGO
These submarines were a class apart, were built in the Royal Arsenal of La Spezia on designs of the Committee for examination of vessels project, with the cooperation of the captain gn Cavallini.
First experiment were applied in the Italian Navy submarines of large tonnage, with logistical system which long stays at sea.
The peculiarity of the building consisted of a double hull, the external shape of the torpedo boat had, the interior was divided into sections very different from each other as employees by the installation of batteries placed under a bridge longitudinal interested in more than half of the submarine.
The speeds at the surface and underwater, for the time, were quite high. These units were equipped with a high reserve buoyancy (over 32%), which allowed greater autonomy when used for long cruises on the surface also because it allowed a substantial overload of fuel placed in some compartments flooded.
The shape of the bow, proved suitable for achieving high speed dive, but did not lend much to the seaworthiness in the fields bow, which is why since 1923, the ships were radically changed in the bow and superstructure in the tower to which was applied Modesty fixed. These changes significantly changed their appearance.
Overall, this class of submarines was not much guessed, were complicated in the internal arrangements have been of poor handling and subject to frequent damage to engines in particular those equipped with Fiat engines.


The data and information indicated on the page have been reported from the sites: the Italian Navy, Shipbuilding Museum

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