INFORMAZIONI
STORICHE
Dopo
l'entrata in servizio effettuò il viaggio di prova a Tripoli.
Questa unità faceva parte della X Squadriglia Torpediniere
formata dalle gemelle SIRIO - VEGA e SAGITTARIO di base a La Spezia.
Fu destinata principalmente a missioni di scorta convogli da e per
il Nordafrica. Nel 1941 furono sostituite le mitragliere da 13,2 mm
con 6-10 armi da 20/65 mm.
Il 10 aprile 1941 la nave salpò da Palermo per scortare a Tripoli,
insieme alle vetuste torpediniere Montanari e Missori, i piroscafi
Bosforo ed Ogaden e le navi cisterna Persiano e Superga; il convoglio
subì due attacchi di sommergibili: il primo, infruttuoso, il
giorno 11, da parte dellHMS Upholder, al largo di Capo Bon;
il secondo, lindomani, da parte dellHMS Tetrarch, si concluse
con laffondamento della Persiano in posizione 33°29
N e 14°01 E[3]. Da Malta salpò inoltre per intercettare
il convoglio una formazione composta dai cacciatorpediniere Jervis,
Janus, Nubian e Mohawk, ma le due formazioni non si incontrarono.
Nel mese di aprile partecipò alle operazioni di soccorso dei
naufraghi del convoglio «Tarigo», distrutto da una formazione
di cacciatorpediniere britannici.
Dal 5 al 7 maggio lunità scortò, insieme ai cacciatorpediniere
Fulmine ed Euro ed alle torpediniere Centauro, Orsa, Cigno e Procione,
un convoglio composto dai piroscafi Marburg, Kybfels, Rialto, Reichenfels
e Marco Polo sulla rotta da Tripoli a Palermo.
Il 24 maggio la nave fu inviata, insieme alla gemella Calliope e alla
torpediniera Calatafimi, a rinforzare la scorta di un convoglio composto
dai trasporti truppe Conte Rosso, Marco Polo, Esperia e Victoria,
diretto in Libia.Alle 19.00 circa Perseo, Calliope e Calatafimi lasciarono
il convoglio per tornare alla base, ed in serata il convoglio fu attaccato
dal sommergibile britannico Upholder che silurò ed affondò
il Conte Rosso, con la morte di 1297 uomini.
Il 20 novembre 1941 la torpediniera salpò da Napoli per scortare
in Libia, insieme al cacciatorpediniere Turbine, il convoglio «C»
(motonavi Napoli e Vettor Pisani), ma alle 00.23 del 21 novembre lasciò
il convoglio e fu inviato a fornire assistenza allincrociatore
leggero Duca degli Abruzzi, gravemente danneggiato da un aerosilurante,
che scortò a Messina unitamente allincrociatore leggero
Garibaldi e ad 8 cacciatorpediniere.Il
29 aprile 1943 la torpediniera, al comando del capitano di corvetta
Saverio Marotta, lasciò Napoli per scortare a Tunisi il piroscafo
Campobasso, che trasportava 58 militari ed un carico di munizioni,
autoveicoli, pezzi dartiglieria, bombe daereo ed altro
materiale infiammabile.
Durante la traversata le due navi furono intercettate dai cacciatorpediniere
britannici Nubian, Paladin e Petard si scateno una battaglia senza
esclusione di colpi,subito il Campobasso venne colpito e sbandò
in fiamme, la Perseo, dopo aver cercato inutilmente di coprire il
Campobasso con cortine fumogene, passò al contrattacco e lanciò
due siluri contro le navi inglesi, senza successo per le manovre evasive
dei cacciatorpediniere, aprì anche il fuoco con i cannoni,
tentando di ritirarsi verso Capo Bon, ma alle 23.48 una grossa esplosione
che devastò il Campobasso illuminò la torpediniera,
rendendola visibile alle navi inglesi: mentre manovrava per evitare
la pioggia di proiettili che si stava abbattendo su di essa ebbe unavaria
ad un timone e subito fu colpita due volte in rapida successione:
un proiettile fece esplodere la caldaia n° 1, provocando la morte
tra le fiamme ed i getti di vapore di una cinquantina di giovani marinai
diretti al Comando Marina di Tunisi e di gran parte del personale
di macchina, ed un secondo colpo andò a segno tra la plancia
e la stazione radio, non potendo più manovrare e devastata
fu costretta ad un impari scontro dartiglieria con le tre navi
avversarie, dalle quali fu rapidamente sopraffatta e poco dopo affondò.
Vi furono 67 sopravvissuti della Perseo e 13 del Campobasso.
I
dati indicati nella pagina sono stati riportati dal sito ufficiale
della Marina Militare Italiana
HISTORICAL
INFO
After
the entry into service effected the trial trip to Tripoli. This unit
was part of Destroyer Squadron X formed by the twin SIRIO - VEGA and
SAGITTARIUS base in La Spezia. It was intended primarily to escort
missions convoys to and from North Africa. In 1941 the guns were replaced
by 13.2 mm with 6-10 arms 20/65 mm.
On 10 April 1941, the ship sailed from Palermo to escort in Tripoli,
along with old-growth Missori Montanari and torpedo boats, steamers
Bosphorus and Ogaden and tankers Persian and Superga, the convoy suffered
two attacks of submarines: the first, unsuccessful, the day 11, by
HMS Upholder, off Cape Bon, the second one the next day by HMS Tetrarch,
ended with the sinking of the Persian at position 33 ° 29 'N and
14 ° 01' E [3]. Also sailed from Malta to intercept the convoy
formation composed of destroyers Jervis, Janus, Nubian and Mohawk,
but the two teams did not meet.
In April he took part in the rescue operations of the survivors of
the convoy "Tarigo," destroyed by a formation of British
destroyers.
From May 5 to 7 escorted the unit, together with the destroyers and
torpedo boats and Euro Lightning Centaur, Ursa, Swan and Procyon,
a convoy composed of the steamers Marburg, Kybfels, Rialto, Reichenfels
and Marco Polo on the route from Tripoli to Palermo.
On May 24, the ship was sent, together with her sister Calliope and
torpedo Calatafimi, to reinforce the escort of a convoy composed of
troop transports Conte Rosso, Marco Polo, Esperia and Victoria, direct
Libia.Alle about 19:00 Perseus, Calliope and Calatafimi left the convoy
to return to base, and in the evening the convoy was attacked by the
British submarine Upholder that she torpedoed and sank the Conte Rosso,
with the death of 1,297 men.
On 20 November 1941, the destroyer sailed from Naples to escort in
Libya, along with the destroyer Turbine, the convoy "C"
(Naples ferries and Vector Pisani), but at 00:23 on 21 November left
the convoy and was sent to assist the cruiser light Duca degli Abruzzi,
severely damaged by a torpedo bomber, who escorted him to Messina
along the cruiser Garibaldi light and 8 cacciatorpediniere.Il April
29, 1943 the torpedo boat, under the command of Lieutenant Commander
Xavier Marotta, left Naples to Tunis to escort the steamer Campobasso,
carrying 58 soldiers and a load of ammunition, vehicles, artillery,
aerial bombs and other combustible material.
During the crossing, the two ships were intercepted by British destroyers
Nubian, Paladin and Petard you unleashed a battle with no holds barred,
immediately Campobasso was hit and skidded into flames, the Perseus,
after trying in vain to cover the Campobasso with smokescreens, passed
to the counter and fired two torpedoes at the British ships, unsuccessfully
for evasive maneuvers destroyers, also opened fire with guns, trying
to retreat to Cape Bon, but at 23:48 a big explosion that devastated
the Campobasso illuminated the torpedo boat, making it visible to
the British ships: while maneuvering to avoid the rain of bullets
which was chopping down on it was a failure of a rudder and immediately
was struck twice in quick succession: a bullet blew up the boiler
No. 1, causing the death in the flames and steam jets of fifty young
sailors headed to the Navy Command of Tunis and a large part of drivers,
and a second shot found its mark between the dashboard and the radio
station, unable to maneuver and devastated she was forced to learn
an artillery clash with the three enemy ships, from which he was quickly
overwhelmed and sank shortly after. There were 67 survivors of Perseus
and 13 of Campobasso.
The
data are shown in the official site of the Italian Navy